Controcorrente!

In Siam

Che motivi hanno spinto Oreste Tesorone ad andare in Siam? 

Perché?

Per “fare fortuna”, forse. Ma più ancora per andare dove gli altri non andavano.
Mentre migliaia di italiani salpavano verso l’America, Oreste scelse la rotta meno battuta: l’Est.
Un viaggio “controcorrente”, secondo la sua logica imprenditoriale — e, perché no, poetica.

A fare che cosa?

A questa domanda, per una volta, si può rispondere con certezza: i maccheroni!
Fu proprio l’amico musicista a raccontarlo, annotandolo anni dopo in un diario: Oreste era deciso a esportare, in pieno stile partenopeo, la pasta napoletana.
Un’impresa che oggi farebbe sorridere, ma che allora era vista come un’idea innovativa: portare a Oriente una tradizione, farne un’impresa.

Precisiamo: intendeva "esportare" letteramente la tradizione napoletana e produrla in loco.
Insomma, già a quell'epoca, il pioniere Oreste aveva compreso i "plus" di una produzione decentrata